Lo so, ci sei passato.
Un giorno hai deciso (o ti è stata data la possibilità) di assumere qualcuno. Hai ricevuto centinaia di cv, nei hai letti a decine, seguito un sacco di estenuanti colloqui. Hai sudato sette camicie per trovare qualcuno che rispondesse almeno ad una parte dei requisiti che avevi in mente, ma eccolo/a lì. Lui (o lei!), il tuo collaboratore (la tua collaboratrice!), che finalmente ti aiuterà a raggiungere gli obiettivi aziendali e faticherà al tuo fianco per raggiungere insieme il successo. Il coronamento di un sogno.
Ma poi è arrivata la quotidianità: fatica a capirsi, gli scontri in riunione, visioni diverse, richieste inopportune di ferie, il lavoro che non aveva lo standard desiderato, il tempo perso a spiegare le cose che dovrebbe già sapere, la motivazione che sembra non esserci più… Insomma, sembrava la panacea di tutti i mali ma lui (o lei) si è tramutato in un freno all’attività. Per non parlare di quanto ti costa o di quanto costerebbe all’azienda rimpiazzarlo/a.
Ti sei rivisto in uno o alcuni di questi punti?
Collaboratori motivati, allineati ai nostri valori e performanti non sono un’illusione ma il frutto di comunicazione empatica ed organizzazione lavorativa. Certo, bisogna anche saper selezionare le persone “giuste”. Ma la motivazione estrinseca, data dall’ambiente di lavoro, ha una capacità limitata, tramutandosi in dispersione di energie e/o turnover elevati. Ecco perché è importante conoscere e applicare gli strumenti per guidare in maniera efficace i propri team di lavoro.